OTTOBRE
- La raccolta dei funghi
Una delle attività tipiche della nostra zona è sicuramente la famosa raccolta dei funghi. Il nostro territorio è ottimo per la crescita di diverse varietà di funghi che crescono spontaneamente nei boschi di castagni, faggi, pini e querce. La varietà più diffusa nel nostro territorio è il fungo porcino (appartenente alla famiglia dei Boletus). Il periodo ideale per la raccolta dei funghi è l’autunno ma spesso anche nei mesi pre-estivi si ha la possibilità di trovarne qualcuno che permette di poter degustare dei piatti a base di funghi freschi.
La raccolta dei funghi è un’attività veramente unica ed emozionante che riesce a coinvolgere grandi e piccini. La preparazione inizia già la sera prima con la predisposizione del famoso cestino in vimini (u panaru), gli stivali e/o scarponi, una bella felpa pesante o un k-way e un coltellino utile per pulire i funghi appena raccolti. La partenza è prevista al mattino presto con ancora il buio a farla da padrone; si arriva sul posto intorno all’alba e si va subito alla ricerca di un buon bastone di legno (compagno di mille avventure) e ottimo per mantenersi in equilibrio e facilitare la raccolta dei funghi. Durante la raccolta vige la regola del “gioco del silenzio” che consente sia di star in pace col mondo sia di concentrarsi nella ricerca dei piccoli dalla testa rotonda e profumata. La raccolta solitamente termina a metà mattinata; si ritorna tutti in macchina e ci si avvia verso casa chiacchierando su com’è andata la ricerca.
I funghi raccolti possono essere conservati e utilizzati in vari modi in cucina. Si passa da antipasti (carpaccio, grigliati, saltati in padella) a primi piatti (immancabili le nostre tagliatelle ai funghi porcini) a secondi piatti di carne (vitello o maiale cotti al forno con funghi porcini)”. Inoltre, i funghi, oltre a essere utilizzati freschi possono essere conservati sia in appositi vasetti sott’olio oppure essiccati al sole (come da tradizione) per poi essere utilizzati in un secondo momento.
- La raccolta delle castagne
NOVEMBRE – DICEMBRE
- La lavorazione delle castagne
Una delle attività più importanti, nel territorio di Serrastretta è la raccolta delle castagne. Grazie alla ricca presenza di castagneti, erano e sono tuttora considerate una risorsa economica rilevante per il territorio. La lavorazione delle castagne, inizia fin dal mese di agosto con la pulitura dei boschi che permetterà poi una raccolta migliore. Nel mese di ottobre i ricci sono ormai completamente aperti e lasciano cadere le castagne, pronte per essere raccolte. La raccolta dura circa fino alla metà di novembre.
Via via che si raccolgono, le castagne sono messe ad essiccare all’interno di essiccatoi: “e caselle”. Il calore è fornito dal fuoco acceso nel piano inferiore della “casella” ed è ricoperto con le bucce delle castagne sgusciate l’anno precedente “u purpitu”, in questo modo si riscalda l’ambiente evitando che il fuoco produca fiamma.
Trascorsi circa quaranta giorni, dall’inizio della raccolta, quando le castagne sono ormai secche, si procede con “u zucculiare”. Questa fase consiste nel togliere la buccia alle castagne attraverso un’antica macchina delle castagne interamente costruita in legno. Dopo la sgusciatura, le castagne sono selezionate manualmente: le guaste si separano dalle buone e saranno utilizzate come prezioso cibo per i maiali, mentre le buone si utilizzano per la produzione di farina, dolci e prodotti derivati.